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martedì 22 luglio 2008

buone vacanze piene

auguro a tutti vacanze piene di attività ristoratrici sia per il corpo sia per lo spirito...così torneremo dopo le vacanze più gagliardi...forse non potrò comunicare via intenet fino a poco oltre la metà di agosto, ma incoraggio chi lo desiderasse a porre domande, problemi, questioni di qualsiasi tipo in rapporto a tutti i post presenti sul blog.

In questo modo al mio ritorno avrò modo di arricchirmi dai vostri interventi come già mi è capitato fino ad oggi: sui templari, sul bene e il male, sullo scopo dei blog, sulla figura di Cristo, sull'arte marziale e su tante altre cose...come potete leggere nel dialogo espresso nei commenti ai post! Mi ha colpito la qualità dei vostri commenti.

Salute a tutti in ogni senso e auguri per le vacanze

giovedì 17 luglio 2008

la vita è bella

Nella vita di ogni uomo c'è il rischio di non avere il coraggio di vivere, di scegliere, di assumere validi impegni. Allora si può cadere nel pessimismo o nella tristezza, nemici mortali che creano atmosfere ammorbanti. Ciò può anche capitare dopo lunghi anni di apparenti impegni continui, coinvolgenti, stressanti, adrenalinici, che però girando intorno a futili motivi costituiscono un'attività solo apparente; prima o poi si ricade allora nello stesso vizio della tristezza. Perchè?

Perchè la vita vissuta davvero è una conquista quotidiana, anzi di più istante per istante. Essa si fonda sulla capacità di scegliere il bene da conquistare volta per volta, che soprattutto è una virtù da acquisire e che ci mette in condizione di vivere veramente senza rincorrere le cose. E' uno stato, un atteggiamento esistenziale positivo che consente di affrontare qualsiasi situazione, anche la morte quando ci tocca. L'intelligenza, rettamente orientata, funge da guida insieme con la volontà in modo tale che tutto il nostro essere sia proiettato nella sua totalità, di anima corpo affettività, verso il piacere di vivere la nostra avventura nel percorso terreno.

Allora penso che ciascuno di noi abbia l'obbligo morale e naturale, se vuole la propria e l'altrui felicità, di seguire la propria coscienza, ben formata con studio e intelligenza, nelle scelte giuste volta per volta, facendosi carico degli errori e del male eventualmente compiuto riconosciuto tale...E' importante per questo non scendere a compromessi di comodo, falsificando il proprio io a cui non possiamo sfuggire perchè siamo noi stessi.

La felicità deriva non dalle cose, ma dalla profondità del nostro essere, è garantita quando lottiamo per essere in armonia con noi stessi, con gli altri, con la natura, ma soprattutto con Dio a cui tutto dobbiamo. Costruire la vita senza Dio è certamente fallimentare perchè mette tra parentesi il fondamento di ogni cosa e quindi di ogni significato. Prima o poi, in vita o dopo, tale fallimento sarà palese e solo noi saremo i responsabili. Mancherebbe il sapore della gratitudine che allieta la vita. Immaginiamo un figlio che si rifiuti di riconoscere non dico sua madre e suo padre, ma ne misconosce addirittura l'esistenza fisica, vivendo nell'indifferenza...come potrà essere felice? La "cultura" attuale è spesso cinica, ideologica, frivola, insensata, sfiduciata, sospettosa...bisogna rifondare una vera cultura che sia ottimista, costruttiva, fiduciosa, allegra, realista ma non cinica, non malata, aperta ai valori cristiani su cui pure si fonda l'Europa storicamente. Una cultura che invece di criticare i cattolici con ipocrisia, si faccia carico essa stessa di coerenza con i valori cristiani, che vengono usati come clava contro la Chiesa cattolica che, grazie a Dio, ancora ce li insegna.

Se interessa continuerei a dire come assumere queste virtù vere, da cui consegue la felicità nell'avventura della vita che passa attraverso la morte corporale...certo perchè lo spirito non è materia sottile che si disfa con la mosrte corporale, lo spirito o anima è vitale più del corpo ed essendo immateriale ad esso sopravvive. L'immateriale non è soggetto alle leggi della materia ovviamente.

domenica 13 luglio 2008

auguri alla Betancourt per la sua liberazione

Ha dimostrato un grande cuore e un grande coraggio, non si è persa d'animo, si è mantenuta attiva con un piano di lavoro nella lunga prigionia di sei anni, secondo quanto ho capito si organizzava la giornata per non lasciarsi andare svolgendo mille attività semplici che creava e inventava sfruttando le circostanze...

ma ciò che più mi ha colpito è stata la lucidità e il coraggio con cui, appena liberata, nonostante il suo passato, ha pubblicamente dichiarato la sua fede in Dio e nella Vergine Maria, oltre al fatto che pregava il Rosario e che ha costruito una coroncina con materiale che viene usato per scopi legati alla guerra terroristica dagli unomini della Farc. Questa corona del rosario artigianale, fatta da lei durante la prigionia, era evidente in molte fotografie relative alla liberazione e successive, lo teneva tra le mani.

Ora, oggi, molti fanno stupida ironia sulla veriginità di Maria, su Dio, sul cristianesimo...come se abusare del corpo proprio e altrui fosse una grande cosa, quando si tratta di un vecchio e ripetitivo vizio di uomini deboli e incapaci di dominio di sè, o di pervertiti che abusano della sessualità anche con rischio per la salute fisica e mentale, e spesso tradendo gli impegni presi con mogli o fidanzate...

oggi, molti si atteggiano dicendo come fosse segno di grande maturità "io sono agnostico" "io sono ateo" "io sono amorale" "io sono immorale", (spesso non ben conoscendo il significato delle parole). Oggi il trasgressivo è un banale conformista

"io sono un disobbediente" "io sono un dissidente", in realtà sei un conformista...forse.

Ebbene, la Betancourt ha avuto il coraggio di andare fino in fondo, rompendo gli schemi, mostrandosi veramente anticonformista nel dire la verità: HO PREGATO E RINGRAZIO DIO E LA VERGINE .........pur sapendo che i soliti diranno le solite stupidità del tipo: bigotta, clericale, integrista, integralista, certo hai pregato perchè avevi paura etc etc etc IGNORANDO CHE IL VERO UOMO E' PROPRIO COLUI CHE PREGA E DIALOGA CON DIO

CHI HA PAURA SPESSO FUGGE DA DIO, SI NASCONDE NELL'ANONIMATO, CERTO NON PREGA......auguri e grazie alla Betancourt

mercoledì 9 luglio 2008

principio o senza principio

SOLO DIO E' SENZA PRINCIPIO PERCHE' LUI E' IL PRINCIPIO

alcuni si illudono di essere liberi perchè senza principio, questo è stato l'inizio della distruzione per l'uomo. Quando l'uomo si è autoglorificato facendosi principio a se stesso, idolatrando il proprio ego, rifiutandosi pigramente di servire chi è giusto servire, cioè il Principio a cui tutto dobbiamo aiutando gli altri con cui condividiamo lo stato esistenziale e l'universo esteriore e interiore.

Illusione perchè è impossibile non essere ciò che siamo, creature che hanno un principio, che dipendono...

allora ciò che conta è proprio chi vogliamo servire: un buffone, un'utopia falsa, o la verità?

Cos'è la verità? Può essere una domanda seria o una frase da sbruffoni per dire: in verità nessuno lo saprà mai. Ma ciò è contraddittorio perchè, se nessuno saprà mai la verità, come si può dire allora: è vero che nessuno saprà mai cos'è la verità.

E' la scusa di Pilato, pronunciare una frase fatta con l'intento di giustificarsi quando al contrario avrebbe dovuto seguire la verità che capiva, e cioè che Cristo era innocente, ma ebbe paura e lasciò che fosse crocifisso invece di difenderlo.

dialogo

Il dialogo aperto è qualcosa che vive tra due o più persone, se il dialogo è autoreferenziale allora si ha il monologo con se stessi. Per questa ragione quando qualcuno attacca le mie idee e le mie opinioni proprio in forza del dialogo io cerco un terreno comune per capirsi.

Ciò è possibile soltanto se c'è volontà e desiderio sincero di arricchirsi reciprocamente da entrambe le parti. Allora il dialogo è bello e vivo, come una scintilla si può accendere qualcosa nei cuori. La scintilla scaturisce soprattutto dalla convivenza e dalla condivisione. Noi uomini abbiamo in comune la vita, il respiro, la natura e tante cose...chi vuole può dialogare.

Ma dialogare non significa non contraddire, non pensare, omologarsi, oppure non avere principi.

Anzi è proprio il principio che consente un vero dialogo. Con una persona senza principi non si può dialogare perchè si gira a vuoto senza mai dire nulla perchè nulla è definibile quindi nulla è discutibile, allora il dialogo è morto e la vita si spegne nell'insignificanza....

ciò è accaduto purtroppo a troppi filosofi falsi profeti che dialogano per smantellare i principi artificiosamente, avvelenando i semplici e gli ingenui, sprovvisti di tecniche retoriche o argomentative razionali, e a volte confondono anche persone intelligenti, ma pigre nella seria e dura ricerca della verità, o viziosi alla ricerca di giustificazioni per una vita incoerente e immorale

mercoledì 2 luglio 2008

primato dello spirituale

E' la grandezza spirituale che fornisce senso e valore alle cose del mondo circostante.

Voglio rileggere l'articolo di Jacques Maritalin che si intitola così "Primato dello spirituale"...e lo stesso Maritain, fidanzato con Raissa, era sull'orlo del suicidio proprio per asfissia da materialismo, influenzato da un ambiente improntato al suo tempo, primi anni del Novecento o poco prima, dal positivismo, dall'esaltazione delle scienze naturali come soluzione di ogni problema, dal socialismo scientifico ateo per principio e ideologia.

Maritain passando dal socialismo, dallo scientismo, dalla fede nel Progresso giunse alla disperazione perchè assetato di verità, cercatore della verità...

e passando per Bergson, di cui fu a detta dello stesso Bergson il miglior discepolo, giunse allo spiritualismo recuperando parte della fiducia...

infine approdò alla filosofia di Tommaso d'Aquino e si convertì al cattolicesimo...

insomma ha vissuto sulla sua pelle la crisi dell'uomo moderno