In fondo mi sono accorto che tutte le donne e gli uomini non cercano altro che affetto e comprensione. Relazione, amore, amicizia...al di fuori perciò di un rapporto leale con noi stessi con gli altri e con Dio, non vedo che depressione, stanchezza, frustrazione...forse perchè si cerca piacere, gioia e felicità dove essa non è, in una fonte inaridita, vuota. E' l'illusione di sempre: accumuliamo e siamo infelici e dissipati, perdiamo e ci troviamo più ricchi e felici. Il tempo avanza inarrestabile, per quanto cerchiamo di non pensarci...e qui l'errore, bisogna sempre pensarci, così possiamo adesso approfittare delle cose veramente belle della vita, che non sono certo pochi e brevi piaceri momentanei ed egoistici. La donna e l'uomo sono destinati a mete grandiose, che trascendono la mera dimensione materiale e fisica, e queste mete, perseguite con sincerità, illuminano tutto il nostro essere e la nostra vita, anche quella degli altri, nonostante i nostri sbagli e peccati riconosciuti tali senza finzione!
saluti a tutti e auguri!
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3 commenti:
Egr. Professore,
con vero piacere torno a scrivere. Proprio pochi giorni prima che Lei scrivesse questo suo pensiero, stavo facendo questo discorso con i miei amici....Le persone (e mi ci metto anche io)sono tutte immerse nel materiale, che secondo la mia umile opinione, non porta altro che infelicità e stress. Non abbiamo l'ultimo modello di cellulare, l'ultima auto superpotente, non abbiamo 30000 euro al mese eccetera eccetera....
Questi sono ormai gli obiettivi dell'essere umano e si vede soprattutto in questo periodo.Il Natale: regali, il cenone, l'incontro con i parenti.....e Gesù???Dio???Il nostro credo???? A farsi benedire....
Un saluto particolare anche da Marco. Mi farebbe piacere conoscerla da vicino. Nel frattempo La saluto e aspetto il Suo pensiero.
FRancesco ULiano.
Ho eliminato io il primo commento per apportare piccole correzioni...
Carissimo Francesco, ti ringrazio e ricambio il saluto a te, a Marco (saluti anche dalla collega di inglese De Simone), e al vostro papà. Auguri già per la festa del Natale, già pregustiamo il significato profonda di questo evento. O meglio, come tu hai ben detto, cerchiamo di vivere in sintonia con la bellezza del Natale che trapassa i secoli e il tempo, creando un ponte permanente - per chi vuole - con l'eternità.
Credo che la cosa importante sia cercare di imparare ad usare ciò che è materiale per scoprire, come diceva un grande santo dei nostri tempi, il quid divinum -quel qualcosa di divino- che il lavoro quotidiano racchiude.
Quando vuoi ci possiamo incontrare o in via Crispi o dove vuoi...scrivimi magari una email così ci mettiamo d'accordo,
riccardo.fenizia@virgilio.it
Tantissimi saluti a Marco...e che fa di bello?
ciao ciao da Riccardo
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