Il film Kuro Obi ha incrementato in me la passione e il senso della grandezza del karate do, inteso come via di perfezionamento e progresso della persona verso un alto senso del dovere e della missione. In fondo la vita cosa vale? Perchè viviamo? A che scopo ci impegnamo? Dove giungeremo? Con il corpo o con lo spirito? O forse con entrambi in una nuova dimensione?
Allora lo sforzo duro, l'applicazione estrema e totale, la radicalità dell'impegno psicofisico richiesto dalla pratica del karate produce nell'uomo che lo vive come una forma di illuminazione che poi è tipica di qualsiasi arte o lavoro vissuto con simile spirito...tutte le vie, quelle vere, portano a Dio, verso la luce, la verità, la determinazione fino alla morte, sì perchè la morte del corpo è relativa mentre quella dell'anima è davvero la vera morte, la seconda e definitiva morte senza rimedio. Di fronte alla morte fisica il guerriero, o l'uomo o la donna pronta a dare la vita per gli altri e per la verità, non teme...anzi la incontra e passa alla vita piena !! Il vigliacco, il vizioso, colui che è attaccato alla materia teme il distacco da essa, ripone nel piacere e nel vizio la sua gioia e quando morirà non passerà alla vita ma alla morte eterna, sua personale, la fuga terminerà inesorabile e non avrà scampo!! Questa è la storia, il destino non si può evitare, possiamo solo scegliere se vivere da uomini o da codardi !! Io scelgo la via della lotta, dell'impegno, e tutti possiamo impegnarci ! A nessuno è richiesto più di quello che può dare, ma allora lo sforzo per superarsi a cui abitua il karate è un grande dono di luce e forza ! Anche la grazia divina costruisce sulla natura, quale buona natura è preparata in un karateka che sia umile e aperto! ciao ciao da Riccardo
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