"la verità della nostra vita si raggiunge solo attraverso la consapevolezza del momento presente in cui confluisce il passato e che si proietta verso il futuro: in sintesi, vivi presente a te stesso e ama la vita, rifuggi dall'odio e dal risentimento " (R.Fenizia, PENSIERI)
Il cuore conosce, riconosce verità che la ragione non vede...ma, attenzione! Che cosa si intende con cuore ? Che cosa significa, qui, ragione? Con cuore si intende la capacità di cogliere, sentire, intuire verità profonde difficili da esprimere in termini meramente logici, per i limiti del nostro pensiero ("le mie vie non sono le tue vie", Dio non pensa secondo i nostri limitati pensieri); con ragione si intende, in questo contesto, la razionalità "scientifica", logico deduttiva, schematica, matematico-geometrica. E' chiaro che, per esempio, la realtà dell'amicizia non è esprimibile in una formula matematica. Ciò però non significa che l'amicizia sia un fatto irrazionale.
Ecco: l'ambiguità deriva da una frattura artificiosa, derivata dalla filosofia cartesiana, tra mente e corpo, dalla tendenza matematizzante dogamtica. In realtà, la ragione e il cuore non sono in contrasto o in contraddizione, a livelli di conoscenza autentica si unificano e si aiutano, la ragione e il cuore, la fede e la ragione, nell'unità del nostro spirito, che unifica il nostro corpo con cui costituisce un tutt'uno nella vita terrena per ora (del poi si parlerà dopo).
In sintesi: il cuore conosce quindi pensa, capisce, allora più che di cuore come organo si allude alla capacità dello spirito che conosce in tutta la sua potenzialità che è intuitiva, discorsiva, induttiva, deduttiva, esperienziale, si aiuta col ricordo la memoria...
"TUTTO INTERO L'UOMO E' IMPEGNATO NEL VIVERE LA VERITA' PIACEVOLE E FATICOSA, DURO LAVORO " (Riccardo FENIZIA, PENSIERI) ciao ciao da Riccardo...argomento in lavorazione, work in progress (mi pare si dica)
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