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domenica 3 maggio 2009

Eiji Yoshikawa racconta MUSASHI; grazie al Giappone e alla Cina, culle di grandi civiltà

Favoloso romanzo storico che apre squarci metafisici sul senso della vita e della morte, dell'amore, dell'onore, della passione e della guerra, dell'amicizia. Le vicende si intrecciano in un quadro avvincente e splendido che lascia spazio alla poesia semplice a partire da eventi e descrizioni umili e semplici ma ricche di significati....continuo..ciao ciao da Riccardo

sabato 2 maggio 2009

cuore e mente

solo l'intelligenza ragiona, la volontà dell'uomo è detta appetito razionale, lo spirito è tutt'uno, cuore e ragione sono lo stesso profondo spirito...siamo uno non due. C'è un centro con cui operiamo scelte importanti e sentiamo la verità, siamo predisposti a vedere il vero con l'intelletto e a volere il bene con la volontà, ma che il bene sia vero bene per noi lo dice l'intelletto...attenzione al sentimentalismo che porta nella falsità, ci autoinganniamo con false verità trascinati dai vizi delle distorte tendenze che paralizzano poi la giusta azione, come una passione troppo violenta, che fa credere vero amore un falso istinto narcisistico e patologico, a volte animalesco e indegno dell'uomo ...ciao da Riccardo

giovedì 30 aprile 2009

paura, morte, malattia...risposta

"cercherò di migliorare me stesso, onde diventare un migliore e più saggio essere umano"...questa è la migliore risposta alla paura...ciao ciao da Riccardo

mercoledì 15 aprile 2009

SENSO

Rispondevo ad un'amica : uè, non essere così disfattista...se ti domandi se ci sia un senso, significa già che il senso c'è; infatti, l'uomo è un essere con una natura dotata di spirito per cui come tutte le cose della natura hanno l'oggetto cui tendono nei cicli naturali, e le possibilità di sviluppo, così anche l'uomo ha capacità di capire e amare, e quindi anche l'orizzonte e l'oggetto, la meta cui tendere. Orizzonte di verità, desiderio di capire, domanda e conseguenti risposte, ovviamente parziali poichè il fine ultimo è appunto ultraterreno. L'oggetto finale cui l'uomo tende è il Bene massimo, Dio stesso, la relazione con Dio. Ma lo raggiunge passando qui attraverso finalità intermedie, l'amore di una donna, una famiglia etc...queste idee sono frutto di ragionamento autentico a partire dall'esperienza delle cose e della vita reale, sperimentale...in senso ampio !




Ma certo, è sicuro che se l'uomo si fissa su un bene piccolo e particolare, mutevole, come se fosse tutto, allora resterà infelice e disilluso...questo è certo!! Perciò l'uomo che cerca la felicità totale qui in terra è sempre e sempre sarà, come la storia attesta, un fallito e un infelice ! Manca l'abc della via per la felicità. ciao ciao da Riccardo

domenica 5 aprile 2009

AUGURI A TUTTE LE LETTRICI E A TUTTI I LETTORI

Auguri per l'inizio della settimana che nella storia umana ha segnato la svolta, sia per i credenti sia per i non credenti, basti pensare all'incontro di Assisi, e all'impatto della civiltà cristiana nella storia degli uomini, l'azione di Dio Eterno opera nell' "istante" in cui misteriosamente il tempo si svolge secondo il prima e il poi, se Dio in Cristo realmente ha sofferto, è morto ed è risuscitato per noi...ormai tutto già è compiuto, fatto, risolto bene, a noi tocca solo rivivere, ringraziare, divertirci, impegnarci e applicare la nostra libera volontà per corrispondere al dono (si dice completare nella nostra carne le sofferenze di Cristo ben più dure delle nostre che già ha pagato, ma ci offre la delicata opportunità come a bambini di aiutarlo soffrendo un pochino o molto con lui...), per chi non crede si tratterà di cercare di capire come sta facendo Antony Flew, il superateista scientista ex credo...ciao ciao

A tutte le amiche e gli amici che mi seguono, e talvolta mi contattano, sinceri auguri di felicità da Riccardo, estesi alle vostre belle nazioni e paesi: Italia, Stati Uniti, Svizzera, Europa in genere, Germania, Brasile, Regno Unito, Francia, Serbia, Cina,Olanda, Panama, Danimarca, Federazione Russa, Belgio, Venezuela, Grecia, Slovenia, India, San Marino, Lussemburgo....ciao ciao e auguri a tutti quanti !!

Italy (IT) 778
United States (US) 34
Switzerland (CH) 5
Europe (EU) 4
Germany (DE) 3
Brazil (BR) 2
United Kingdom (GB) 2
France (FR) 2
Serbia (RS) 2
China (CN) 2
Netherlands (NL) 1
Panama (PA) 1
Denmark (DK) 1
Russian Federation (RU) 1
Belgium (BE) 1
Venezuela (VE) 1
Greece (GR) 1
Slovenia (SI) 1
India (IN) 1
San Marino (SM) 1
Luxembourg (LU) 1

sabato 28 marzo 2009

KURO OBI, SPIRITO E ARTE MARZIALE

Il film Kuro Obi ha incrementato in me la passione e il senso della grandezza del karate do, inteso come via di perfezionamento e progresso della persona verso un alto senso del dovere e della missione. In fondo la vita cosa vale? Perchè viviamo? A che scopo ci impegnamo? Dove giungeremo? Con il corpo o con lo spirito? O forse con entrambi in una nuova dimensione?

Allora lo sforzo duro, l'applicazione estrema e totale, la radicalità dell'impegno psicofisico richiesto dalla pratica del karate produce nell'uomo che lo vive come una forma di illuminazione che poi è tipica di qualsiasi arte o lavoro vissuto con simile spirito...tutte le vie, quelle vere, portano a Dio, verso la luce, la verità, la determinazione fino alla morte, sì perchè la morte del corpo è relativa mentre quella dell'anima è davvero la vera morte, la seconda e definitiva morte senza rimedio. Di fronte alla morte fisica il guerriero, o l'uomo o la donna pronta a dare la vita per gli altri e per la verità, non teme...anzi la incontra e passa alla vita piena !! Il vigliacco, il vizioso, colui che è attaccato alla materia teme il distacco da essa, ripone nel piacere e nel vizio la sua gioia e quando morirà non passerà alla vita ma alla morte eterna, sua personale, la fuga terminerà inesorabile e non avrà scampo!! Questa è la storia, il destino non si può evitare, possiamo solo scegliere se vivere da uomini o da codardi !! Io scelgo la via della lotta, dell'impegno, e tutti possiamo impegnarci ! A nessuno è richiesto più di quello che può dare, ma allora lo sforzo per superarsi a cui abitua il karate è un grande dono di luce e forza ! Anche la grazia divina costruisce sulla natura, quale buona natura è preparata in un karateka che sia umile e aperto! ciao ciao da Riccardo

mercoledì 18 marzo 2009

scienza e metafisica

Il problema del rapporto tra scienza e metafisica è ambiguo, nella odierna presentazione di esso nelle accademie scientifiche, poichè trascura un dato di fatto peraltro da tutti riconosciuto: la scienza è tale ed è riconosciuta tale se e solo se si fonda su principi e statuto metascientifico, per intendersi la scienza è fatta dalla comunità degli scienziati che, necessariamente, hanno visioni, punti di vista con cui selezionano dati ed esperimenti etc e queste visioni costituiscono proprio quella che noi chiamiamo in senso classico metafisica come scienza dell'intero che coordina gli altri saperi. Quindi se la scienza è "scientifica" a maggior ragione dovrebbe esserlo la metafisica, se la metafisica dello scienziato non è "scientifica" allora la scienza da lui prodotta può essere per caso funzionante per qualche aspetto, ma certo non è rigorosamente scientifica in quanto carente di premesse (metafisica) rigorose, e sconnessa da altri saperi importanti. La scienza è un lavoro comune fatto dagli uomini che si occupano di diversi settori e livelli di conoscenza....continua....ciao ciao da Riccardo