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lunedì 19 maggio 2008

perchè serve dimostrare l'esistenza di Dio

E' vero che più importante è amare che capire, perchè una persona cattiva può capire molte cose ma lui è perdente in quanto cattivo. Soltanto considero che per amare qualcuno devo conoscerlo.
Conoscendolo amo di più, amando di più conosco meglio, è un circolo virtuoso.

Si capisce allora quanto è utile capire se Dio esiste o no, al fine di poterlo amare e rispettare come facciamo con le persone e con la natura che ci circonda.

Le prove della sua esistenza non possono partire, come molti fanno similmente a Kant o a Cartesio, soltanto dalle nostre idee. Posso anche avere un 'idea inesatta a cui non corrisponde una realtà fuori di me, anche se certamente l'idea sarà frutto di una combinazione fantasiosa di cose che ho conosciuto nell'esperienza reale.

Esse, le prove autentiche dell'esistenza di Dio, partono da qualche constatazione di fatti della realtà esterna che richiedono poi necessariamente una causa superiore alla natura stessa di queste cose pena la loro stessa impossibilità di esistere. Cioè se la causa di esse, la causa prima ovviamente, non avesse caratteri di assolutezza, necessità, perfezione come pienezza di essere allora i fatti da cui partiamo non potrebbero esistere.

Questi fatti da cui partiamo devono perciò essere evidentissimi, tali che solo un idiota possa negarli: essi sono 1.il movimento di qualche cosa 2. qualche cosa di contingente, cioè che può essere e non essere ovviamente sotto aspetti diversi in momenti diversi 3. qualcosa che ha un certo grado di una data perfezione 4. qualche cosa che tende ad un fine preordinato nella natura della cosa 5. qualche cosa che è effetto di una causa

1. il fatto che qualche cosa si muove, cioè cambia passando da una potenza conforme alla sua natura all'atto, esempio un bimbo che è uomo adulto in potenza ma uomo piccolo in atto che diventa uomo adulto in atto quando cresce.

2. il passaggio dalla potenza all'atto presuppone logicamente che già ci sia qualcosa in atto ma in divenire, cioè suscettibile di perfezionamento

e presuppone anche che ci sia già qualche essere già in atto sotto il profilo del compimento verso cui tende la cosa in questione, quella che diviene.

Se vi sono alcuni fatti come quelli sopradetti, dal momento che nessuna cosa può essere nello stesso tempo e sotto lo stesso profilo movente e mossa allora ne consegue che esiste necessariamente

un Essere Atto puro, Motore immobile cioè pienezza di vita perfetta sempre compiuta che non ha bisogno di nulla perchè perfetta e amante, senza divenire (che è segno di perfezionamento dell'imperfetto per quell'aspetto) , compiuto sotto ogni lato, che origina ogni divenire dal nulla con potenza infinita, Essere intelligentissimo, perfetto in tutto, semplice, necessario in sè, la cui essenza è l'essere stesso, senza mutamento alcuno, senza causa, libero e spirituale perchè autore della materia ma non soggetto ad essa, che partecipa le perfezioni nell'essere che crea e mantiene in vita col suo solo pensare e volere. (segue l'esplicitazione dell'argomento, per gli attenti già conseguenti da quanto detto...cioè avete gli elementi della realtà esterna per provare che Dio esiste con i caratteri di essere perfetto buono e intelligente senza ombra di imperfezione, fonte di ogni creatura)

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