Forse è utile ricordare che alcuni antichi sapienti e filosofi, come Socrate e molti tra i primi cristiani, furono accusati di ateismo ed empietà, di disprezzo verso le religioni politeistiche o pagane, insomma di rifiutare l'adorazione degli dei tradizionali.
In effetti molte divinità pagane venivano descritte e dimostrate come false divinità, piuttosto i cristiani li riducevano a ciò che erano, elementi naturali, o demoni che inducevano l'uomo a compiere misfatti e crimini, spesso anche sessuali di tipo orgiastico animalesco.
perciò il cristianesimo fu anche visto come dissacratore, io direi al contrario che restituì il sacro al suo vero valore e alla sua vera dignità...
critiche a false divinità sono già comunque in Socrate, Platone e tanti altri in Occidente ma anche in Oriente.
Oggi molti tendono verso un neopaganesimo, infatti si presentano sempre più spesso ritualità esoteriche, magico-sessuali e satanistiche, più o meno esplicitamente. Penso sia una strada già sperimentata e non degna della dignità dell'uomo e della sua intelligenza. Oggi confondere Dio e natura, adorare la natura come se fosse Dio, ipostatizzandola, non è infrequente, ma con le nozioni scientifiche che abbiamo, diventa a volte veramente assurdo: la natura è misteriosa e bella, ma limitata e soggetta a leggi naturali di cui neanche noi sappiamo tutto nè mai sapremo tutto, per i nostri limiti; la natura, essendo da noi studiata, è comunque composta da enti limitati, finiti e contingenti, e inferiore in certo senso all'uomo che la studia e la rispetta, o dovrebbe rispettarla.
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