Dal libro di Ilibagiza ho appreso che la vita terrena conviene che sia vissuta nell'orizzonte dell'eternità da cui Dio ci ama, ci osserva, ci giudica...e con cui vivremo definitivamente certamente!
In questo modo riusciamo a vedere le cose del mondo, gli eventi belli o brutti, nella loro giusta dimensione...
così superiamo la miopia, lo sguardo basso e depresso sui mali che ci circondano, ingigantendoli oltremisura...già i primi filosofi "scrutavano il cielo"...
smettiamola di girare per il mondo come dei porcelllini che si rotolano nel fango, occhi sporchi pieni di melma, incapaci di guardare la belleza della vita, delle cose e del mondo...recuperiamo odori, colori, sapori (come dice scherzando un mio caro amico) anche in senso spirituale...
insomma come se sempre se vuoi cambiare il mondo comincia a cambiare te stesso, tanto più quanto più ti sembra stupidamente nella tua ignoranza e mia, che il mondo non possa cambiare
auguri a tutti e buon lavoro da Riccardo
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