per prima cosa è giusto distinguere la persona dall'ideologia. Si può stimare la persona ma non condividere l'ideologia. Io credo che le persone abbiano sempre qualcosa di buono e di valido, che siano degne di stima e rispetto.
l'ateismo è un'ideologia; l'ateismo pratico è quello di colui che nega che Dio esista, nel senso che vive come se Dio non esistesse, senza avere alcuna argomentazione logica coerente. Semplicemente si disinteressa del problema.
L'ateismo teorico è quello di colui che afferma positivamente la non esistenza di Dio. Nella storia del pensiero umano però nessun ateo è mai riuscito a portare alcuna convincente argomentazione circa la non esistenza di Dio.
Al massimo l'ateo più attento è riuscito a porre qualche domanda o problema a chi come Platone, Aristotele, Sant'Agostino, Sant'Anselmo, San Tommaso d'Aquino, Cartesio, Kierkegaard, Livi Antonio e centinaia di altri hanno dimostrato in svariatissime forme vie e modi, con argomentazioni invincibili logicamente, l'esistenza necessaria di un Essere personale, buono e intelligente, indipendente, assoluto e infinito in ogni senso, che tutti chiamano Dio.
Inoltre gli atei dicendo al credente o a chi afferma che Dio esiste secondo logica : e come mai c'è il male? E come fa Dio a vivere da sempre? E Dio da dove viene? Con simili domande confermano il fatto che non hanno argomentazioni a loro favore mentre riconoscono l'autorità di chi afferma razionalmente che Dio esiste per cui chiedono a lui spiegazioni circa i loro dubbi. E infatti le risposte ci sono a tutte queste domande. Le darò durante il mese di maggio, una ad una...
Allora ai pigri o agli incerti la soluzione più comoda, ma anch'essa fallace, appare quella detta dell'agnosticismo: cioè io dico che non si può dire nè che Dio c'è nè che Dio non c'è. Tale posizione è falsa perchè contraddittoria: come fa l'agnostico a dimostrare che non si può dimostrare e poi di fatto nessun agnostico è mai riuscito a dimostrare nel merito, cioè senza contraddirsi nel tentativo, che le cinque vie di Tommaso o la dimostrazione di Agostino siano non corrette...
Perciò ormai si può dire assodato e provato che Dio esista pur se è una verità scomoda, per cui i negatori di essa, invece di argomentare, citano l'uno o l'altro ateo o filosofo o scienziato come fonte indiscussa di verità senza il dovuto contraddittorio, cioè senza le argomentazioni a supporto. Insomma scappano da un vicolo all'altro senza riuscire ad argomentare perchè sono autoreferenziali e perciò fallaci, e a me dispiace ciò per cui li esorto alla calma e alla riflessione aperta.
L'ateo professo in fondo è chiuso, si rifiuta di argomentare, ha un pregiudizio più forte di lui...ma se vuole può liberarsi...auguro a tutti noi di pensare liberamente senza falsi dogmi (qualcuno vero riguarda la fede non il campo della ragione, ma anche nel caso della fede si parla di ragionevolezza onde evitare il fanatismo).
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5 commenti:
la conversazione con te sarebbe potuta essere molto stimolante e interessante. Non a caso ho detto sarebbe.
In questo periodo nel web c'è una grande discussione in atto su ciò che e definibile come "dal basso", ciò che è esageratamente autoreferenziale ecc. . Ecco, il porsi come docenti e detentori della verità è estremamente fuori luogo. Le discussioni in rete sono stimolanti quando, pur essendo i due fronti contrapposti anche in maniera accesa ( sempre ,sia chiaro, in maniera educata)nessuno si pone come insegnante. La rete deve poter essere un campo per una "battaglia" tra uomini. Il tuo tono paternalistico è offensivo. Se siamo due discussori mi va, se poni le basi per una docenza no! Ovviamente non mi stò "tirando indietro". Ho studiato filosofia con i padri somaschi e credo che la disputa sull'esistenza o meno di dio sia la disputa per antonomasia. Voglio però aggiungere un piccolo appunto. Voi credenti avete sempre vinto; numericamente, come potere divulgativo, come influenza politica e in tanti altri campi. L'atteggiamento del " noi poveri credenti" è evidentemente un atteggiamento inutilmente (perdona questo abuso di avverbi :) )vittimistico. Da considerare con onestà rimane il fatto che buona parte dei "provatori dell'esistenza di dio" sono vissuti in un periodo in cui dire:" so che dio non esiste, lo posso provare" era altamente sconsigliabile, sei un docente di storia oltre che di filosofia quindi non è il caso che ti faccia l'elenco delle censure , Torquemada o chi per lui prima e dopo non avrebbero apprezzato. Comunque la religione e la fede sono una comoda poltrona di cui è difficile liberarsi, lo dico da ex credente, è più facile credere che non.
Andrea
P.S. se hai interesse a vedere il mio punto di vista sull'ateismo ( giuro che la mia non vuole essere pubblicità ma amore per la conversazione ) tempo fa feci un post chiamato "la religione di un ateo" in cui parlo dei miei valori personali )
"oramai si può dire assodato e provato che Dio esista".
E pensa io che stavo qui ancora a pensare che questa fosse una questione aperta, forse la più grande e interessante. Non mi ero accorta che invece il discorso fosse stato chiuso.
Avviso tutti gli scienziati così smettono di perdere tempo.
Grazie per avermi liberata.
Eccezionale...mi sono espresso male, grazie a Valentina e a laterzafaccia, dicendo "ormai è assodato" intendevo dire che ci sono argomentazioni forti e pesanti, logiche e rigorose, a favore della esistenza di Dio e non che sia una questione chiusa...anzi data la infinitudine e la infinita belleza di Dio l'argomento è sempre aperto.
grazie mille e saluti da Riccardo
Valentina è simpatico il tuo blog...e Andrea ora non posso ma voglio seguire il tuo consiglio per capire il tuo punto di vista...ma dov'è il tuo post? Scusa sono lento e imbranato col computer
Comunque, Valentina, in effetti l'esistenza di Dio è una questione filosofica e teologica più che scientifica nel senso delle scienze sperimentali.
E' scientifica se parliamo della filosofia come scienza e per me la metafisica dell'ente è scienza, se t'interessa te ne parlo.
ciao Riccardo
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