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lunedì 23 settembre 2013

UNITA' DI SENSO

"Domanda opportuna di uno studente alla fine della prima lezione di filosofia: "...se la filosofia nasce come passaggio dal mito al logos, allora qual è la differenza specifica tra mito, religione e filosofia ? La religione ha in sè implicita una filosofia o viceversa?". La filosofia nasce dal 'taumazein', la capacità di meravigliarsi di fronte all'essere, al mondo, ponendosi interrogativi, come anche la religione si pone domande e contiene alcune risposte, pur differenziandosi le religioni naturali e le religioni rivelate; tra queste ultime spicca, unica, la religione cattolica in cui la rivelazione non è un libro ma una persona, Cristo, morto e risorto, il solo caso nella storia umana !. La filosofia, però, utilizza l'esperienza esterna, oggettiva e soggettiva, avvalendosi della ragione discorsiva che dimostra a partire da un fondamento ricavato dal reale, dalle cose stesse che osserva, giungendo a distinguere perciò la credenza e l'opinione dalla espisteme o scienza fondata, distinguendo - ove  possibile - il vero dal falso, la vera religione dalla falsa religione, quella cioè inventata dall'uomo forzando la realtà delle cose in schemi rituali convenzionali senza rispetto della natura e dell'uomo, pur se - credo - ogni religione abbia almeno un suo senso positivo naturale originario. Orbene ciò non significa che la religione sia inferiore alla filosofia, significa però che una filosofia poco avveduta impedisce di verificare le fondamenta di una religione che così può tramutare il senso religioso in fanatica credenza disumana a limite. Pertanto per essere religiosi autenticamente occorre una autentica filosofia e viceversa un autentico filosofo è anche uomo di fede, come lo fu Platone fino a Pascal, Kierkegaard e mille altri. Filosofia e fede sono come due ali con cui l'uomo può volare e vagliare e vivere con pienezza e sacrificio. Se poi mi chiedete quale sia una buona filosofia critica e come si operi una dimostrazione sono a vostra disposizione..." (Riccardo Fenizia, PENSIERI) ciao da Riccardo e felice anno accademico e di lavoro e di vita 2013/2014

mercoledì 4 settembre 2013

GUERRA E PROGRESSO

"Ogni progresso vero non deriva dall'esterno, dalle istituzioni, dalla cultura, dal comportamento altrui...ma soltanto e sempre dalla tua rettitudine del cuore. Sei falso ? Zero progresso, vane aspettative. Sei corrotto dentro? Zero progresso. Ti trastulli in uno stupido narcisismo guardandoti l'ombelico ? Zero progresso. Sei un egoista ? Zero progresso. Lavori male e rubi ? Zero progresso. Se ognuno di noi inizia a vivere serenamente con dignità e pazienza e virtù...allora il progresso ci sarà, con guerra o senza guerra; ergo coraggio e combattivi nel bene dentro di noi e fuori di noi, senza giudicare gli altri ma agendo in prima persona,  fino alla morte che poi è passaggio, come diceva Cavallo Pazzo....dove lui giace vorrei riposare anche io credendo nella vita vera e bella ulteriore compimento del già e non ancora" (Riccardo fenizia, PENSIERI) ciao da Riccardo