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domenica 31 maggio 2009

CINA, GIAPPONE e COREA, tre anime uno spirito

Dice Musashi "due spade come una spada e una spada come due spade", all'origine si trova una semplice unità, cerchio e punto, il punto è come un cerchio e un cerchio è come un punto. Mas Oyama, uno dei maggiori combattenti del nostro secolo, muore nel 1994, è coreano ma guarda a Musashi, eroe giapponese del Seicento, e lo fa rivivere nella sua vita sconfiggendo la chiusura dei giapponesi che non credevano in un povero e misero coreano...poi lo riconoscono e così Oyama unisce attraverso Musashi il Giappone e la Corea. Ma Musashi guardava alla Cina, culla di comune civiltà e valori. I valori sono universali sono cinesi, giapponesi, coreani, sono anche nostri occidentali. CINA GIAPPONE COREA con Musashi e Oyama tre anime uno spirito, unito nella trascendente origine in cui e da cui tutto deriva, qui dico io...per creazione, perchè Dio è Dio e l'uomo è l'uomo, l'uomo tende all'immagine divina, quando crede di essere lui solo e se stesso Dio cade per la sua superbia nell'abisso dell'ignoranza e dell'orgoglio, diventa cieco. Musashi è umile, Oyama è umile, e noi come siamo?

sabato 23 maggio 2009

IL SAMURAI DEL CROCIFISSO, grande Giappone

Pensavo...questi samurai hanno una nobile concezione dell'esistenza, essendo cattolico - mi dicevo - "certo, forse se qualcuno gli avesse parlato di Gesù Cristo avrebbero potuto perfezionare la loro visione scoprendo che dietro la ricerca della perfezione assoluta esiste davvero un Dio trascendente, meta e compimento di ogni nostra nobile aspirazione, ed esiste anche un ponte e una via di accesso che li avrebbe aiutati a raggiungere l'illuminazione bramata "......

e cosa scopro? Scopro che i samurai sono cattolici...attenzione! non per devozione fanatica al loro signore, infatti trattasi in molti casi di ronin, ovvero samurai senza padrone, socnfitti nella famosa battaglia di Sekigara...e poi ben 400, se non di più, hanno combattuto con la spada in pugno per difendere 20.000 cristiani contro più di 100.000 gruppi di samurai di Tokugawa nel secolo XVII....continuo se vi interessa (ho letto un bellissimo libro di Camilleri sul tema)...

non si affronta la tortura e la morte per vedere rispettata la propria libertà religiosa se non si possiede vera e ragionevole fede cattolica! E questo fu l'unico motivo per cui quei cattolici samurai e contadini, donne, vecchi e bambini, affrontarono con eroismo la morte al seguito di Amakusa Shiro a Shimabara, nel castello di Hara in fine....resistendo fino al sangue, e davanti a comode offerte rifiutarono perchè il prezzo era rinnegare la fede cattolica acquisita tramite la persona di Francesco Saverio e di altri poi anche giapponesi e martiri...ciao ciao da Riccardo

domenica 3 maggio 2009

Eiji Yoshikawa racconta MUSASHI; grazie al Giappone e alla Cina, culle di grandi civiltà

Favoloso romanzo storico che apre squarci metafisici sul senso della vita e della morte, dell'amore, dell'onore, della passione e della guerra, dell'amicizia. Le vicende si intrecciano in un quadro avvincente e splendido che lascia spazio alla poesia semplice a partire da eventi e descrizioni umili e semplici ma ricche di significati....continuo..ciao ciao da Riccardo

sabato 2 maggio 2009

cuore e mente

solo l'intelligenza ragiona, la volontà dell'uomo è detta appetito razionale, lo spirito è tutt'uno, cuore e ragione sono lo stesso profondo spirito...siamo uno non due. C'è un centro con cui operiamo scelte importanti e sentiamo la verità, siamo predisposti a vedere il vero con l'intelletto e a volere il bene con la volontà, ma che il bene sia vero bene per noi lo dice l'intelletto...attenzione al sentimentalismo che porta nella falsità, ci autoinganniamo con false verità trascinati dai vizi delle distorte tendenze che paralizzano poi la giusta azione, come una passione troppo violenta, che fa credere vero amore un falso istinto narcisistico e patologico, a volte animalesco e indegno dell'uomo ...ciao da Riccardo