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domenica 29 giugno 2008

bene spirituale

tutti i beni spirituali sono condivisibili liberamente, e sono superiori ai beni materiali anche per questo.

Quante donne posso amare come mogli? Una soltanto, perchè la reciproca unione fisica coniugale richiede la totalità nella reciproca donazione, uno a una. Quindi il corpo è un bene, ma anche un limite per certi aspetti.

Ad esempio, risulta che Cristo volle rinunciare ad un rapporto con una donna, nel pur santo sacramento dell'unione matrimoniale, proprio per essere disponibile tutto per tutti, e anche per testimoniare al contempo la bellezza dell'unione con una donna ma l'ancor più bella unione spirituale, diretta e integrale, con tutti, di tipo spirituale.

Primato dello spirituale, che nulla toglie alla bontà e alla bellezza del creato materiale, anzi le conferma e ne indica così il vero senso.

Il senso, la direzione che conferisce verità alla materialità è il destino spirituale, il significato spirituale.

L'amore tra una donna e un uomo è l'immagine di qualcosa di superiore, del fine ultimo, del destino di unione tra l'uomo e Dio. Allora unirsi ad una donna acquista solo in questa direzione di amore più grande e totale il suo vero significato. Per questo vi è un qualcosa di sacro nell'amore umano vero. (continua)

sabato 28 giugno 2008

giustizia

la giustizia sulla terra va cercata con tutte le forze, disposti anche a morire, ma sapendo che il rendiconto finale e la perfezione assoluta non è di questa terra.

Già sappiamo per esperienza millenaria che a noi tocca soltanto cercare la giustizia,

ma non essendo Dio, a noi mancano tutti gli elementi per valutare e giudicare in assoluto, cosa questa che può fare e farà Dio adesso e alla fine dei tempi, alla chiusura del processo che si avrà dopo la morte di ciascuno di noi e quando Dio vorrà, non qui in questa dimensione, dove Dio vorrà o vuole, come Dio vorrà...

ma la logica vuole che ciò capiterà. Infatti, tutti vediamo nella biologia naturale che tutte le cose seguono cicli con un compimento finale conforme a natura...

ebbene l'uomo in quanto essere spirituale, oltre che corporeo, vedrà il compimento finale del suo ciclo oltre questa dimensione corporale....

tutti gli uomini sapienti parlano di questa dimensione ultraterrena, un po' come il mondo della verità iperuranico di Platone, dove splende il Sole di Giustizia

per noi la giustizia adesso è l'adesione attiva nella ricerca del destino che ci tocca, del compito che ciascuno certamente ha

se lo seguiamo, sempre, adesso e dopo e domani, siamo e sempre saremo felici, realizzati...

auguri a tutti e buon divertimento nella vostra personale ricerca

giovedì 26 giugno 2008

ideale e utopia

l'utopia, il luogo che non c'è, può essere inteso come direzione del dover essere, dell'ancora incompiuto, della meta verso cui tendere...

ma l'utopia può anche essere intesa come programma che contraddice la possibilità della natura dei fatti, delle cose e delle persone, allora l'utopia è un pericolo mortale

perchè cullandoci in false motivazioni umanitaristiche, astratte e senza fondamento, ci giustifica nel compiere azioni disumane e criminali, come accadde e accade ai comunismi e ai nazionalsocialismi di ogni tempo: teoria giustificatoria di azioni criminali che tradiscono l'uomo reale, in vista di una astratta umanità che non esiste nè mai esisterà.

Inoltre dato che l'ideologia si fonda sull'ignoranza, pochi sanno che la parola "utopia" è stata messa in circolazione a partire da un grande uomo, Tommaso Moro, che però è un santo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, morto decapitato per non aver voluto rinnegare la fede cattolica, per la libertà, perchè il re inglese voleva piegarlo ai suoi capricci matrimoniali, essendo Tommaso gran cancellliere, sposato con figli, stimatissimo nell'Inghilterra del suo tempo.

L'utopia è degenerata....ora è divenuta quasi sinonimo di anticristianesimo, utopia falsa, gabbia ideologica di schiavi e fanatici, per ignoranza rispetto a "Utopia", l'opera geniale di San Tommaso Moro. Riscopriamo la vera grandezza della fede cattolica, che molto ha insegnato per la crescita del patrimonio di idee e valori umani autentici. Questo penso. Aspetto le critiche.

lunedì 16 giugno 2008

lealtà

la lealtà è la virtù degli uomini veri. E' una virtù oggi spesso dimenticata. Gli esseri umani spesso oggi vivono strisciando nel fango, si nascondono davanti a Dio e davanti a se stessi e davanti agli altri, non hanno il coraggio neanche di guardarsi allo specchio, tremano sempre...

bisogna aiutare allora l'uomo a ritrovare fiducia in sè, in Dio, nella vita, negli altri.

Chi non crede in niente, chi è sleale, meschino, chi si nasconde continuamente, chi ha paura della sua ombra, chi non si fida di nessuno, costui va aiutato perchè, in fondo, è solo un po' disperato, malato di tristezza e solitudine, forse allora cerca amicizia vera, lealtà e comprensione...

non spegnere il lucignolo fumigante...o qualcosa di simile...aiutalo a non spegnersi del tutto

ma questa persona deve comunque impegnarsi almeno un poco, avere la lealtà di ammettere il suo stato deplorevole e lasciarsi aiutare...

Pochi oggi dicono una cosa e poi la fanno, assumono un impegno e poi lo rispettano, pochi oggi hanno il coraggio di assumere un impegno, molti temono la verità e il confronto schietto.

Io sono molto grato al Papa, che ha il coraggio di dire ciò che crede e ciò che pensa, pur sapendo che si attira così le battute, l'ironia e gli attacchi più violenti, anche fisici, dei paurosi, dei vigliacchi, di coloro che hanno paura di dialogare apertamente e perciò si coprono il volto e, impauriti, ricorrono alla violenza fisica e verbale.

domenica 15 giugno 2008

i laici e Gesù Cristo

oggi i laici sono assai a digiuno nel campo delle conoscenze storiche. Soprattutto sui dati storici relativi alla persona di Cristo ragionano sotto l'influenza di ideologie ormai superate e storicamente, dal punto di vista laico e scientifico, del tutto infondate e incoerenti. Ecco perchè:

negli studi storici vi sono dei criteri indipendenti dal credo religioso, criteri quindi per così dire "laici", universalmente riconosciuti da qualsiasi studioso rigoroso. E' su questa base che i quattro Vangeli riconosciuti anche dalla Chiesa cattolica sono i testi che rispondono a tali criteri.

I criteri sono: antichità della fonte storica, la fonte deve dipendere da testimoni diretti ove possibile (e lo è nel caso dei vangeli canonici, non in quelli gnostici), il criterio di molteplice attestazione, il criterio della contestualità e la coerenza della narrazione.

Sui manoscritti del Nuovo Testamento abbiamo addirittura più di 5300 codici, coi manoscritti di lingua latina si giunge ad altri 8000 manoscrittti in più, 98 papiri, 301 codici unciali, 2795 codici minuscoli, 2209 Lezionari, per uso liturgico

insomma i QUATTRO VANGELI CANONICI, quelli cattolici, sono di gran lunga il testo più documentato della storia.

Al confronto i vangeli gnostici sono fantasie e per di più i pochissimi documenti diretti ne confermano il valore NON storico come di testimonianze di fatti, ma invenzioni a carattere filosofico-religioso con contenuti gnostici che manipolano dati prelevati dai quattro suddetti documenti...(continua)

venerdì 13 giugno 2008

arte marziale

l'arte marziale è un cammino di perfezionamento di sè. Bellissimo perchè aiuta ciascuno a portare al massimo le proprie potenzialità corporee, psichiche, spirituali e di comunicazione. Richiede grandi sacrifici, ma ciascuno può compierli. Si condivide tempo e spazio spirituale con gli altri imparando a convivere in armonia.

Si impara a non arrendersi, a comprendere sè e gli altri, a lottare fino all'ultimo respiro con coraggio, a cercare di accettare con dignità la sofferenza, il dolore, la morte, a cercare di fronteggiare la paura davanti alla morte per vivere con dignità e impegno.

Non per nulla in tutte le arti marziali ricorre il concetto di via. D'altro canto lo stesso Gesù Cristo, che è lo stesso Dio, perfetto uomo e perfetto Dio, non solo non respinge nel suo insegnamento il concetto di via ma addirittura dice di sè "Io Sono Via Verità e Vita".

Queste parole sono state da me più apprezzate, perchè abituato alle prese in giro del cristianesimo da parte di amici atei e anticristiani, ho dovuto superare uno stupido pregiudizio per capirne più a pieno il valore.

Tutte le vie che portano al bene sono nella Via che è lo stesso Cristo attraverso la cui conoscenza e imitazione attiva, viva, ognuno a modo suo, giunge alla Fonte viva di ogni bene bellezza piacere e verità...direi che il Maestro dei Maestri è lo stesso Dio in cui è ogni paternità, famiglia, amicizia e amore autentico...il cattolicesimo include tutte le cose belle e grandi, anzi esse conducono verso

il Bene non esclude il bene, il Bello non esclude il bello, anzi questi sono impronta di Quello, orme che guidano, tracce del tesoro da raggiungere

In sintesi la vera arte marziale non è fine a se stessa, altrimenti non è più via ma cieco vicolo di fanatici, via senza uscita, ostacolo al progresso

Dico quanto sopra avendo esperienze di pratica di arti marziali limitate ma costanti: da solo, sempre, 29 anni in esercizio con kata e scambi con amici esperti di karate o taekwondo e Tang soo do, in palestra un anno Judo intensamente, un anno di karate Shotokan col Maestro Masaru Miura a Milano nella vecchia palestra vicino la Stazione Centrale, un anno di karate Shito col Maestro Ragno ormai in pace, due anni Karate col Maestro Antonio Cicatiello, persona autentica e degna di stima oltre che vero maestro ancora oggi ....purtroppo non sempre ho ricordato di prendere i tesserini per i gradi pur superando gli esami di kyu quindi sono ancora alla blu pur non avendo mai interrotto la pratica personalmente

ormai pratico, sempre, per passione, poi, quando tempo e soldi lo permettono, in palestra, ma grande è la mia gratitudine verso questa arte che mi ha aiutato da ogni punto di vista a vivere con piacere, in tutti gli sport che ho praticato mi è servita: in atletica leggera, 400 e 800 m, nella pallavolo, nel nuoto, nel free climbing, nello sci, ancora oggi 60 piegamenti sulle braccia consecutive senza sforzo particolare, ammalato due volte in 39 anni per poche ore...insomma è utile in tutto l'arte marziale, nonostante il fumo.... qualche sigaretta la fumo...ehm mi perdonino i salutisti fissatissimi

giovedì 12 giugno 2008

Gesù Cristo tra verità e menzogne

Sto approntando, su richiesta pervenutami, una breve sintesi per dimostrare la storicità dei Vangeli e le fantasie già smentite dagli studiosi accreditati, ma purtroppo ancora in circolazione perchè difese senza efficacia nè convincenti argomentazioni, anzi..., da Augias e Pesci.

alienazione e perdita d'identità

A volte ci sentiamo come alienati, perchè? Forse in parte Peppe, un amico, mi ha dato una risposta in un commento al post "DESTINO E LIBERO ARBITRIO"...eccolo:

Secondo me la vera libertà si esprime soltanto nello scegliere il bene. E' solo quando facciamo il bene che ci sentiamo profondamente noi stessi, veramente nelle nostre piene facoltà. E' questa la sensazione che proviamo quando facciamo una buona azione, o riusciamo a controllarci e a non commettere una cattiva azione: un senso di libertà piena. Spesso invece quando facciamo il male viviamo poi come fuori di noi, come alienati. Credo che sia qualcosa che ognuno di noi abbia sperimentato nella sua vita.Ciao Riccardo,Peppe Del Gaudio

mercoledì 11 giugno 2008

ascolto e disperazione

quando manca il senso, quando manca il centro allora manca tutto e se anche uno ha tutto non gode di niente

quando manca tutto, ma il centro c'è, allora si gode di tutto per tutto e con tutti, c'è armonia, la sola vera possibile armonia

il segreto è nel cuore, il segreto va colto adesso, in questo stesso istante in cui leggi

fermati e leggi dentro di te...cosa vedi: rabbia, odio, rancori, invidie e gelosie, allora è in tuo potere rifiutarle, schifare questi sentimenti inutili che ti rodono le viscere quando li segui

usale, queste cose schifose, solo per odiare il male che tu fai, le false ideologie, le scuse che troviamo, le ingiustizie non le persone (contro cui pure a volte si deve agire per arginare i danni che fanno non mai per principio)

con calma ricomincia a vivere e a respirare, ascoltando la voce silenziosa ma potente della natura, la voce del mare, la voce delle nevi perenni, la voce meravigliosa di Dio, si dice che lo Spirito Santo, cioè la Terza Persona della Trinità, vuole aprire una scuola in ciascuno di noi...

che tu creda o non creda, cerca di ascoltarne il soffio leggero...questo io penso

post vuoto per ascoltare domande: per scrivere all'interno basta seguire la procedura aprendo un account, cioè fornendo i dati richiesti.

Non per sottovalutare i lettori, ma purtroppo mi è stato detto che alcuni hanno scritto e posto questioni in altra sede perchè non riuscivano a POSTARE il commento.

Allora anch'io ho poca pratica e poco tempo, ma la procedura prevede:

1. cliccare la manina NON sulla posta (disegnino busta lettera) ma su COMMENTI (scritto in piccolo)

2. poi si segue la procedura che richiede pochi minuti e la scelta di una parola d'ordine per l'accesso, oppure dopo aver scritto le lettere che si vedono nel riquadro scegliere anonimo come identità cliccando su anonimo sotto il riquadro "scegliere un'identità" per non perdere tempo e, se si vuole, firmare il commento

sabato 7 giugno 2008

vuoto

il Tao e Dio hanno molte analogie. Il vuoto non è nulla perchè il nulla non è, quindi non esiste.

La parola vuoto allude a qualche realtà materiale o spirituale. Se vuoto di materia allora allude a realtà spirituale. Se vuoto di umano allude a realtà divine misteriose. Se vuoto di mente allude a qualcosa che o non ha mente o ha mente diversa dalla nostra, ma se non ha mente allora è materia, energia in quanto non pensa. Lo spirito soltanto è autocosciente, intelligente e sente e vuola e ama. Allora il Vuoto è Spirito forse...è forse il Principio buono unico e intellligente, sostanza divina...

Forse con Tao si intende Dio, infatti uno dei primi cinesi che tradusse il Vangelo di Giovanni, dice così. Certo non vanno confusi la religione cattolica con il taoismo, ma noi uomini siamo e rimaniamo uomini come Dio è e sempre sarà ed è sempre stato Dio, cioè non cambia secondo ciò che di lui riusciamo a dire o a capire...

mercoledì 4 giugno 2008

anima

affrontiamo insieme il mistero dell'anima. Vi sono alcune convincenti argomentazioni razionali che convergono nel far capire che abbiamo un'anima spirituale...pur misteriosa per certi aspetti...domandare per credere e per vedere di capirci qualcosa pian piano

martedì 3 giugno 2008

senza parole: Panebianco e La Capria vivono...

a Bologna e a Roma...quindi forse sarebbe meglio che si limitassero a fare salotti borghesi, comodi e agiati, coi loro amici intellettuali, mentre noi che viviamo e soffriamo qui a Napoli coi veri napoletani....quelli buoni e quelli cattivi, ma che conoscono la realtà, potremmo dare loro lezioni private se lo desiderano

lunedì 2 giugno 2008

borghesia

che significa? Dov'è? Chi è? Cosa potrebbe fare? Come potrebbe farlo? Tenendo conto della realtà e non di una Napoli della fantasia salottiera più o meno giacobina exilluminista postsessantottina...fuori da schemi oramai inutili

napoli

la questione Napoli è la questione Stato. Qui chi sopravvive vede coi suoi occhi giorno per giorno che lo "stato" è assente, spesse volte colluso con la camorra e quant'altro (droga, prostituzione etc), lento e inabile a qualunque azione efficace, forse volutamente sordo. Gli onesti sopravvissuti sono delusi ed esasperati dalla prepotenza della camorra e da quella indiretta dello stato, che non solo non tutela, ma spesso aumenta il danno e impedisce anche azioni concrete, che pure a volte potrebbero intraprendersi, per motivi "legali".

La scelta è: andare via, fare chiacchiere da salotto citando vari autori di moda per accusare la inerte borghesia napoletana (?)...meglio non dire altro, essere collusi con qualche criminale, vedersi quotidianamente offesi, minacciati, picchiati, derubati o assassinati come oggi è accaduto a tal Orsi, ma a centinaia di altri colpevoli o innocenti....cosa dovrebbe fare il nobile borghese contro individui armati, con bunker e videocamere che controllano la città molto meglio delle forze dell'ordine e a volte purtroppo con l'ausilio delle forze stesse (di quei corrotti per soldi e p.tne o minacce). A volte gli onesti poliziotti vengono arrestati...per poi essere assolti, perchè non c'è alcun fatto (?) e guarda caso dopo che hanno arrestato killer e criminali e sequestrato armi e droga...vedi caso Armando e Borgomeo (caso riportato sui quotidiani, che ho seguito per capire http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Noi-Falchi-arrestati-ingiustamente-Un-incubo-durato-5-mesi-e-mezzo/1533610) etc.....e mi dicono lo stato a Napoli? Il borghese dovrebbe fare...? Ma dove vive Panebianco? In un altro pianeta, il pianeta SALOTTINO DELLA CHICCHIERA INUTILE MA BELLINA E POETICA, qui i problemi sono molto molto concreti

Ma che cosa deve fare un cittadino disarmato?...Date loro armi e munizioni tramite i rappresentati dello stato vero, questo è il problema...ALLORA SOLTANTO SI POTRA' RENDERE FINALMENTE ITALIA ANCHE NAPOLI....

io ho paura quando vengono qui, in visita dal nord e dal sud, i miei parenti più stretti................ dico dentro di me "speriamo bene", e non vedo l'ora che vadano via di qui, dove ho visto troppe cose indegne e veramente pericolose.

Amici che sono stati in Iraq, Afganistan etc hanno più paura qui di quanta ne hanno avuta lì, questo è diventato Napoli...

Basta chiacchiere insulse, come quelle del popolo della borghesia inerte della mancanza di intraprendenza ???? Ma di cosa parlano? Vengano qui a farsi spaccare la faccia da quattro delinquenti, a farsi rapinare moto, auto, soldi in casa e fuori casa, a farsi stuprare per le strade e a farsi uccidere i figli da quattro camorristi a volte (come mi è stato riferito da povera gente che vede quello che accade) teleguidati dal giudice corrotto di turno...ragazzine vanno a scuola col coltello per difendersi...

Che vengano a Napoli VERI giudici, VERI poliziotti...quelli con le p., quelli pronti a morire, quelli che non si calano le braghette davanti ad una signorina sculettante o a un po' di soldi, potere o droga, e allora sì che si risolvono le cose, allora sì che la "borghesia", parola ormai abusata che dice tutto e non significa niente, potrebbe tornare a Napoli ed essere posta nelle condizioni di lavorare, di vivere, di viaggiare in tempi utili per la città e non di restare bloccata nelle vie scassate, rotte, disastrate, mai riparate, tra buche e fossi e avvallamenti, tra scioperi e manifestazioni quotidiane controllate e non autorizzate etc

Inoltre tali poliziotti e giudici non devono avere parenti e conoscenti, familiari in loco, perchè durerebbero ben poco e sarebbero facilmente ricattabili....l'acqua calda qui ancora non l'hanno scoperta!

auguri e saluti da Riccardo....che Dio ce la mandi buona!

domenica 1 giugno 2008

blog

A cosa serve? E' uno strumento per comunicare. Alcuni lo usano come forma di gioco. Altri lo usano con spirito vuoto. Altri lo usano con sincerità. Altri lo usano come circolo chiuso per autocongratularsi a vicenda compiacendosi di se stessi, come per adularsi uno con l'altro.

Insomma lo strumento si mostra conforme alla personalità di colui che lo usa, mi sembra.

I rapporti che suscita sono spesso frammentari, incostanti, a volte volutamente tali, alcuni cercano complicità...

a me sembra bello usare i blog per cercare insieme la grandezza e la bellezza della vita, la ricchezza e la varietà delle donne e degli uomini, delle culture e dei popoli.

Questa è una riflessione, non per giudicare qualcuno ma per cercare consapevolezza in ciò che faccio, per non divenire schiavo di uno strumento.

Usare il blog per un fine costruttivo, non come maschera per nascondersi dalla vera comunicazione, dalla vera convivenza con gli altri.

Il blog può essere, secondo me, altamente formativo...evitando però di essere risucchiati nel mondo virtuale. E per evitare ciò bisognerebbe cercare di essere sinceri nell'uso del blog, non creando così personalità schizofrenicche, sdoppiamenti della personalità.

E' davvero utile per ciascuno ciò che conduce verso l'unità in se stesso e nei rapporti con gli altri, anche e soprattutto riflettendo sul fatto che ....