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giovedì 9 settembre 2010

LA CADUTA DEGLI DEI

"Un tempo il ritmo della vita seguiva cicli naturali scanditi dall'alternarsi delle stagioni e dal passaggio di testimone da una generazione all'altra. Oggi lo squilibrio nella vita delle persone, la crisi della famiglia e dei valori un tempo condivisi, produce incertezza e turbamento nell'animo dei giovani e dei meno giovani. C'è una soluzione idonea a ritrovare equilibrio tra uomo e natura, tra di noi, tra l'uomo e Dio ?

Certamente la soluzione c'è, la risposta alla domanda va cercata e radicata all'interno del nostro essere, la risposta va cercata scavando nella vita delle grandi donne e dei grandi uomini del passato e del presente, la risposta va cercata attraverso l'equilibrio e la maturazione di quella che si chiama vita interiore, riflessione, preghiera del cuore, preghiera come dialogo con Dio, ciascuno potrà fare ricorso a ciò che per lui costituisce verità onesta, bellezza condivisibile con gli altri, ricerca del bene comune.

Noi non siamo, o almeno possiamo non essere, semplici spettatori passivi di mutamenti che ci sovrastano. Come? Partendo dal dominio di noi stessi, dalla autoconoscenza, dalla virtù-forza morale, dal ritmo che diamo e non subiamo, dall'impegno positivo, quotidiano per lasciare agli altri un mondo migliore. Dobbiamo rifuggire da lamenti e rimpianti, dalla vecchiaia spirituale e scegliere, usare bene la nostra volontà e la nostra vita, attingendo vitalità ed energia spirituale dal silenzio che parla di assoluto, di felice pienezza, imparare ad avvertire la nostalgia di paradiso, richiamo di realtà trascendenti, che paiono assenti ma sono presenti se lo vogliamo.

Urge allora nell'uomo contemporaneo rafforzare la volontà, il carattere, per gestire strumenti teconologici potenti, belli ma pertanto anche pericolosi se non bene usati.

Educare la volontà: come fare? ..." (Riccardo FENIZIA, PENSIERI) ciao ciao da Riccardo

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