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sabato 12 settembre 2009

GIAPPONE E COREA, un'anima in due popoli

Voi sapete che amo le arti marziali, allora scoprite la grande forza morale di mas Oyama, coreano nipponesizzato, che ha seguito gli ideali e la figura di Myamoto Musashi, il maggiore spadaccino e samurai ronin dei tempi antichi, medioevo giapponese che dura sino al 1861 circa. Eroe leggendario, Musashi, autore del Libro dei Cinque Anelli.

Oyama, morto negli anni '90 del nostro secolo, cioè di quello precedente (perdonate l'errore), rappresenta un uomo povero, semplice, ma dal grande cuore e simil coraggio, che dal nulla diviene maestro e capo di maestri, imbattuto, seguendo un grande ideale progredì, giungendo alla cortesia e al rispetto per la vita e per l'uomo,

ma vi giunse proprio misurandosi con il sacrificio fino al confine tra la vita e la morte.

Oyama è ponte tra Giappone e Corea, come Bruce Lee volle essere ponte tra Oriente e Occidente.

E' chiaro però che, a mio giudizio, il ponte del tutto unico, originale e irripetibile, inconfondibilmente meraviglioso, è il Verbo eterno, Cristo l'uomo-Dio, una unica persona che ha due nature, un solo Io, una delle tre persone dell'unico Dio Uno e Trino, unico Maestro con la M maiuscola, ponte vero tra Dio e gli uomini, attraverso la croce su cui è morto per poi resuscitare. Abbiamo storia, prove di ogni genere per credere alla sua autorità e autorevole testimonianza, fondata anche su miracoli, cioè segni sensibili evidenti del suo potere immediato e posseduto in propio, che nulla hanno a che vedere con le stranezze compiute da falsi maghi, prestidigitatori, satanisti e quant'altro. Miracoli come fatti veramente rivolti al beneficio delle persone, beneficio spirituale e materiale....ciao ciao da Riccardo

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