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venerdì 16 maggio 2008

bene e male

Il bene prevale necessariamente. Ma di ciò si avvantaggiano soltanto coloro che lo amano e lo cercano, sempre; è impossibile che chi cerca e vuole il bene, in buona fede, possa fallire.

Ciò non per la nostra perfezione, ma per la perfezione di cui gode, necessariamente, l'Essere Vivente Intelligente, il Principio infallibile da cui deriviamo, non essendo noi aiutogiustificantici mentre Lui semplicemente è, è Lui che giustifica gli enti di necessità derivata o seconda, l'energia dell'universo e noi, anima e corpo.

Infatti, cattivo è colui che cerca e vuole, consapevolmente, il bene che non gli spetta, facendo violenza alla propria coscienza, che lo informa; e piegando, volontariamente, la sua intelligenza al servizio della ricerca di beni che non gli spettano, cioè mali, in quanto il male esiste solo in quanto difetto del bene.

La persona cattiva è un fallito, è già scritto il suo fallimento nella natura delle cose. Il male distrugge gradualmente ogni vera ricchezza perchè è solo difetto e mancanza, non porta nulla di reale, solo apparenza e vuoto, perchè i beni che arreca in realtà ci stritoleranno tra vizi e malattie fisiche e spirituali, prima o poi, sicuramente nel momento della morte fisica e in cui saremo giudicati non dall'uomo falso, da giudici quaquaraqua, ma da Dio Giusto Giudice, il Principio Vivente di ogni cosa esistente grazie a Lui.

Dorme bene l'uomo dalla buona coscienza. Già sogna l'inferno colui che lo cerca col suo comportamento. Ma se io lo voglio c'è il pentimento, finchè vivo col corpo posso cambiare...adesso posso cambiare, basta una determinazione della volontà, si chiama buona volontà.

Queste sono nozioni elementari di buon senso non alta teologia, che comunque conferma ciò, come ogni sapiente può sottoscrivere e dimostrare.

SEGUE UN PICCOLO RAGIONAMENTO BELLO PER CHI HA UN POCO DI PAZIENZA

In effetti, le parole Bene e Male sembrano richiamare realtà opposte, ma solo in apparenza è così:infatti quando si va a definire la parola bene si fa riferimento all'essere delle cose intorno a noi (esempio: l'integrità fisica, cioè avere il corpo intero e sano si dice bene).

Quindi il bene si definisce ontologicamente, rispetto alle cose che sono, in rapporto all'essere della cosa, se ha le perfezioni che deve avere secondo la sua natura evidente ai sensi.

Il male invece si definisce in rapporto al bene, e solo così, come la privazione di una perfezione dell'essere della cosa che dovrebbe esserci (esempio: la cecità è male perchè l'uomo manca degli occhi, che dovrebbe avere).

Quindi il male altro non è che un difetto in un bene, la mancanza di qualcosa che dovrebbe esserci.

In fine il bene è un modo di esprimere l'essere delle cose, ogni cosa ha un grado di bene, di desiderabilità, di appetibilità.Il male è il difetto, la privazione di un bene nella cosa.

Allora il bene può essere assoluto, il Sommo Bene, che chiamiamo Dio. Il male al contrario assoluto non esiste, sarebbe il nulla, che non c'è.

Quindi il male per esistere ha bisogno del bene. Il bene al contrario può esistere senza il male, non ha bisogno del male.Per questa ragione prevale sempre il bene, perchè c'è Dio Buonissimo, mentre il male è sempre perdente, e causato dalla libertà delle creature usata contro il disegno di Dio, che è necessariamente buonissimo.Gli scemi siamo noi quando facciamo il male, cioè creiamo difetto nelle cose e in noi stessi.

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