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venerdì 9 maggio 2008

grazie

grazie pubblicamente ad Andrea e Valentina che pur essendo in disaccordo sul tema ateismo, forse, hanno manifestato schiettamente il loro pensiero.

A rettifica di quanto ho espresso nel post precedente vorrei dire due cose:

1. qui non sono docente ma libero pensatore...dite e discutete e polemizzate a piacere, una sola è la condizione utile e cioè il desiderio di capire e il desiderio, almeno, di cercare la verità pur tra dubbi e problemi difficili

2. dicendo che "la verità dell'esistenza di Dio è ormai provata", non intendevo affermare che sia una questione chiusa, al contrario l'essenza divina è misteriosa e infinita, quindi è una questione sempre aperta per noi. Anzi dire che Dio esiste è solo un punto di partenza, diverso è conoscere che una cosa esiste dal conoscere bene che cosa essa sia.

Certamente però per sapere che cosa sia un qualcosa o un qualcuno, devo prima sapere se esiste; poi, se esiste, mi avvicinerò per conoscerlo nella sua natura o essenza, attraverso ciò che di lui mi è evidente subito, o in seguito a riflessioni (allora si tratta di evidenza mediata)

3. la verità dell'esistenza di un Essere intelligente e perfetto, buono e onnipotente perchè necessario e indipendente in sè autonomo ( non causa di sè, il che sarebbe assurdo, perchè prima dovrebbe essere e poi causarsi, ma se è non si deve causare perchè già è) è secondo me assodata nel senso che ci sono forti argomenti a favore, che ritengo invincibili logicamente fino a prova contraria.

Ma questo, per me, è un dato di fatto non un'idea: per chi lo volesse negare volentieri ripercorrerò con lui tutti i passaggi logici, uno ad uno, a partire da fatti evidenti e innegabili, come il fatto che alcune cose divengono, il fatto che alcune cose come il dna hanno un finalismo interno già precostituito, il fatto che c'è del male nel mondo cioè difetti, imperfezioni, cattiveria intesa come comportamenti contro natura, il fatto che ci sono alcune cose naturali, cioè appunto nate con una certa natura o essenza colta attraverso i sensi esterni, tatto udito vista gusto olfatto etc etc etc

Queste sono vie, piste belle non oppressive o asfissianti, a me è sempre piaciuto cercare di capire la verità ma non fingere di non capire ciò che capisco ed è logico.

Non intendo chiudermi o precludermi dei percorsi sensati e logici, almeno fino a prova contraria, che ad oggi non risulta. Ciò nonostante è dal settecento che prevale un'aria culturale laicistica e contraria alla fede e alla ragione aperta, quella metafisica antica che non disdegnava ragionare liberamente sul mondo, l'anima e Dio...MA ORA LO VOGLIO FARE A PARTIRE DALLA REALTA' SENSIBILE, VISIBILE

4. per parlare occorre cercare di definire ciò di cui si parla, così come ben state facendo, altrimenti ci si trasmette gratuitamente opinioni a caso e così non si approda mai a nulla, c'è solo muro contro muro, allora ci vuole la lealtà di ammettere se ci si confonde e capire meglio le cose, è un bene per tutti...SALUTI E GRAZIE....BUON DIVERTIMENTO

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